giovedì 24 ottobre 2013

Caravaggio 48: Lo sguardo del Mosé

La scultura del Mosè è il capolavoro di un altro Michelangelo, Buonarroti. L'opera fu iniziata nel 1515,  ma terminata solo nel 1542, quando lo scultore operò diverse modifiche al lavoro originale. La più importante riguarda la testa: con un vero e proprio virtuosismo d'autore, Buonarroti riuscì a riscolpirla girandola verso destra. Qual è la ragione di questo complicato restauro? Secondo alcuni, si tratta quasi di un segno di rispetto nei confronti delle tavole della legge. In realtà, considerando anche il fervore di rinnovamento religioso di quegli anni, al quale aderì anche lo stesso Buonarroti, il profeta si gira, disgustato dalla vanagloriosa ricchezza della chiesa, alla ricerca del vero spirito divino. 
Quale che sia la verità, ci sembrava interessante citare un capolavoro artistico che non fosse realizzato dal nostro Merisi. Inoltre, per quanto riguarda Bernardino Cesari, fu veramente coinvolto in una strana storia con la giustizia. Al momento dell'ingresso di Michelangelo nella bottega, il minore dei fratelli Cesari era appena rientrato a Roma dopo un breve periodo da latitante. Molto probabilmente fu Giuseppe che riuscì a far decadere le accuse su Bernardino, chiedendo aiuto a qualcuno dei suoi contatti al Vaticano.
Un esempio perfetto per sottolineare come funzionavano le cose a Roma in quegli anni, e quanto fosse carico di significato lo sguardo del Mosè...


Nessun commento:

Posta un commento