mercoledì 3 aprile 2013

Ventinovesimo episodio: La città dei morti

Questo episodio costituisce uno spartiacque importante per la serie: si tratta infatti dell'ultima avventura prima dell'arrivo a Roma, che costituirà a lungo l'ambientazione primaria per le nostre storie.Protagonista di questa puntata è la splendida Etruria, che si estende a nord di Roma fino al sud della Toscana. Da sempre le rovine etrusche, ed in particolare modo le necropoli, sono state oggetto di leggende popolari ed hanno rappresentato una sorta di centro di attrazione magica: ancora oggi vengono quotidianamente ritrovati resti di messe nere che hanno avuto luogo presso antichi siti archeologici. Per questo motivo, le rovine costituivano un'occasione troppo ghiotta per non approfittarne, considerato soprattuto che Michelangelo visse nell'ultimo periodo precedente all'avvento del pensiero scientifico, e quindi alla definitiva scissione tra possibile e impossibile. E a proposito di quest'ultimo, per quanto riguarda lo strano rito magico che ha luogo nell'episodio, non si tratta di una citazione del voodoo, ma di un'usanza storica tipica dell'epoca. Il grande sociologo Di Nola nel suo “ Lo specchio e l'olio” riporta la storia di Giacinto Centini, che fu decapitato a Campo dei Fiori nel 1635 perché reo di aver attentato alla vita di Papa Urbano VIII tramite la costruzione di una statua raffigurante il pontefice, poi trafitta secondo precise regole stregoniche.

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